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Visualizzazione dei post da 2013

Il bitcoin non esiste

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Un errore che fanno spesso anche persone che utilizzano da tempo i bitcoin, è quella di considerare i bitcoin come dei beni digitali, e quindi pensare ai bitcoin come dei file o delle stringhe di bit che si trovano all'interno di un wallet e come tali possono essere copiate e trasferite. Questo fraintendimento può avere conseguenze anche sgradevoli, ad esempio sul fronte della sicurezza. Il bitcoin non ha una corrispondente rappresentazione binaria, non posso salvarlo su un file, sul disco, non posso farne una copia e consegnarla a qualcuno. Il "wallet" infatti non contiene delle entità chiamate bitcoin o frazioni di esse, non contiene delle stringhe di bit ognuna delle quali può essere tolta dal wallet e trasferita ad un altro wallet, ma delle chiavi e in particolare le chiavi private. Possiamo pensare al sistema dei bitcoin come ad un registro contabile, dove vengono segnate le transazioni. Come nelle vecchie botteghe dove si andava a comprare a credito, e la b

Bitcoin è una delle invenzioni più importanti degli ultimi 20 anni.

A meno che non siate un informatico, potreste non sapere che il concetto di rete decentrata che può raggiungere il consenso (accordo), senza alcuna autorità di controllo centrale era un problema informatico irrisolto denominato Il Problema dei Generali Bizantini . I Bitcoin hanno risolto questo problema nel 2008 e di per sé è veramente rivoluzionario. Lo sviluppatore Bitcoin Andreas Antonopoulos ha dichiarato: "Ho scoperto Bitcoin per la prima volta nel 2011 e, da quando c'è Internet, finora non avevo più sentito questa sensazione di essere completamente sopraffatto dalle possibilità che vedevo. Ero lì all'alba di Internet all'inizio degli anni '90, prima che diventasse un prodotto commerciale. E vedevo che avrebbe cambiato il mondo, ma non potevo dirlo a nessuno intorno a me, perché nessuno mi credeva. E ho la stessa identica sensazione con i Bitcoin". Ignoratene il prezzo. Ignorate Bitcoin come denaro e capite Bitcoin come tecnologia, invenzione, e la r

Bitcoin: valuta, merce od ornitorinco?

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Una delle continue discussioni che spesso sentiamo sui bitcoin riguarda il dubbio se debbano essere considerati come valuta o merci, in inglese currency o commodity . La valuta è un mezzo di scambio che ha lo scopo di facilitare il trasferimento di beni e servizi, e per lo più assume la forma di moneta e spesso ne è sinonimo. Non è una inutile discussione accademica, perche' in base a questa classificazione può cambiare il modo con il quale i governi regolamentano l'uso dei bitcoin, e come già stanno iniziando a regolamentarla. Ad esempio recentemente la banca centrale Cinese ha stabilito che non si tratta di una valuta, ha detto alle banche che non possono trattarla come tale, e ha chiesto agli istituti finanziari di non effettuare operazioni con i bitcoin. E analoghe dichiarazioni sono arrivate dalle autorità Europee, e da Danimarca, Norvegia, Australia e Nuova Zelanda. E allo stesso modo Cina, Stati Uniti, Danimarca hanno detto che i bitcoin possono essere usati dagli

Avviso ai consumatori sulle valute del mondo reale

12 Dicembre 2013 Sommario La BTO (Bitcoin Organisation) ha rilasciato una nota che evidenzia i possibili rischi che si possono affrontare comprando, detenendo o commerciando con le valute del mondo reale (le cosidette "valute legali" o valute a corso forzoso) come euro, sterline o dollari. Le valute legali continuano a godere di crescente popolarità a seguito dei tentativi da parte dei governi di sottoscriverle e garantirle fin dal 2008, e mantenendole vive attraverso un equivoco chiamato "Alleggerimento quantitativo". Comunque, è opportuno essere coscenti dei rischi associati con l'uso delle valute legali, inclusa la possibilità di perdere i propri patrimoni. Non esistono degli specifici beni che possono garantirvi da perdite se una banca che cambia o detiene la vostra valuta legale fallisce o va fuori mercato. Molti governi hanno fatto finta per anni che le loro valute siano supportate da garanzie come l'oro ma non è così da diverse generazioni. Le val

L'ideologia Bitcoin

14 Dicembre 2013 ALAN FEUER, New York Times Se solo recentemente ti è capitato di partecipare alle apparentemente infinite conversazioni sui bitcoin, ti si può perdonare se pensi pensi che la moneta digitale sia poco più che l'ultimo feticcio di Wall Street o una versione più sofisticata di PayPal. Dopo tutto, nelle ultime settimane ci sono stati così tanti articoli incentrati sul suo prezzo di mercato e tutte le cose interessanti che si possono avere: Il Bitcoin supera i  1.000 dollari ! I Bitcoin crollano alla metà del loro valore! Bitcoin è il simbolo dell'avvio degli acquisti natalizi! Si possono usare i bitcoin per comprare un viaggio sulla nave spaziale di Richard Branson ! Ma tutti i discorsi sul valore dei bitcoin (o sulla mancanza di valore) nascondono il fatto che non sono mai realmente stati pensati come un investimento, né soprattutto come un modo per acquisti nei sexy shop o calzini in alpaca - o per una nuovissima Lamborghini . Si potrebbe sostenere che i B

2013 un anno di eventi e record per i bitcoin

Dicembre 2013. L’anno si avvia alla conclusione, e anche se ancora è materia sconosciuta a molti, il 2013 potrà essere ricordato come l’anno in cui i bitcoin hanno smesso di essere un esperimento da nerd per affermarsi come una inarrestabile rivoluzione. Uno degli aspetti più criticati dei bitcoin è la sua volatilità, le forti variazioni negli scambi con le valute “legali” può essere interessante usare la valutazione dei bitcoin per ripercorrere alcuni eventi del 2013 1 Gennaio 2013: $12 28 febbraio 2013: $31.91 , dopo 601 giorni i bitcoin superano il loro precedente massimo 22 marzo: $73 le banche di Cipro annunciano il prelievo forzoso dai conti correnti, la sfiducia nelle banche spinge l’interesse nei bitcoin 28 marzo: $95 la capitalizzazione raggiunge 1 miliardo di dollari 1 aprile: $100 per la prima volta raggiunta questa soglia psicologica 10 aprile: $266 e poi il crollo a $105 11 aprile: i gemelli Winklevoss dichiarano di possedere l’1% di tutti i bitcoin disp

Bitcoin evoca la separazione tra stato e banca

Diverse centinaia di imprenditori, sognatori, tecnofili, e semplici curiosi si sono incontrati a fine luglio 2013 alla conferenza "Inside Bitcoins" nella midtown di Manhattan. " Questo paese è stato fondato sulla separazione tra stato e chiesa " ha detto Alan Safahi, fondatore della start-up ZipZap, che è cresciuto in Iran, " Io penso che dovremo aggiungere la separazione tra stato e banca " L'affermazione ha provocato un entusiastico applauso da parte del pubblico. http://blogs.wsj.com/ moneybeat/2013/07/31/bitcoin- and-the-rise-of-a-digital- counterculture/

Smettiamola di chiamarli minatori, sono notai

La scelta di chiamarli "miner" o minatori ha molto a che fare con la necessità di far capire da dove "vengano fuori" i bitcoin, ma non chiarisce veramente cosa facciano queste persone con i loro computer. Pensare a loro come "notai" può aiutare. Quando si inizia ad approfondire i meccanismi alla base del funzionamento delle criptovalute e dei bitcoin in particolare, ci sono tanti concetti che possono essere completamente nuovi e metterli insieme tutti in una volta può confondere le idee. Succedeva lo stesso negli anni '90 con il web: browser, server, pagine, siti, protocolli, sistemi di comunicazione. I media che conoscevamo venivano messi in discussione: chi garantisce che quello che c'è scritto su Internet sia vero? Quanto costerà fare tutto questo? E quanto costerà agli utenti? Oggi diamo per scontato quei concetti, ma c'è voluto del tempo perché diventassero familiari a tutti. E così succede per i bitcoin. Da dove vengono fuori i bitc

No, signor Keiser, Bitcoin non dovrebbe ancorarsi al dollaro

No, signor Keiser, Bitcoin non dovrebbe ancorarsi al dollaro Jonathan Stacke, 27 aprile 2013 La seguente è una risposta alle pezzo di Max Keiser nel Huffington Post intitolato " Bitcoin dovrebbe ancorarsi al dollaro? " Nessuna persona fisica o giuridica ha il potere di emanare tale politica La proposta di un ancoraggio della valuta bitcoin cade a pezzi se si considera l'effettiva attuazione. Ci sono ostacoli insormontabili, come l'autorità decentralizzatata e l'emissione limitata attuata intenzionalmente dal protocollo Bitcoin per evitare che possa succedere. Nessuna autorità centrale Nessuna singola persona o ente detiene l'autorità di emanare questo cambiamento. Bitcoin si basa su una rete distribuita di partecipanti senza un controllo centrale. La Fondazione Bitcoin, responsabile per gli aggiornamenti del software e la leadership di pensiero, non potrebbe mettere in atto questa ipotesi senza il consenso della maggioranza da parte della comunità.

Bitcoin e speculazione

Una delle accuse, anche a seguito delle forti fluttuazioni e crescita del loro valore nei mercati di scambio, è che  i bitcoin servano solo per fare speculazione. Non so se qualcuno ricorda o ha sentito parlare del 16 settembre '92, il mercoledì nero, quando George Soros vendette allo scoperto oltre 10 miliardi di sterline, l'Inghilterra dovette ritirare la sterlina dallo SME, e Soros con questa speculazione guadagnò circa 1,1 miliardi di dollari. Soros divenne "l'uomo che fece fallire la Banca d'Inghilterra". Ma ciononostante la Banca d'Inghilterra non ha chiuso, e la sterlina ha continuato ad essere utilizzata.   Ci sono stati diversi "mercoledì neri" nella pur recente storia di bitcoin, giornate da cardiopalma con  mtgox.com e  bitstamp.net che vanno giù per il volume di transazioni, ed è capitato che questi servizi abbiano dovuto interrompere, con mtgox ad esempio che visualizzava laconici messaggii di blocco delle transazion

I bitcoin ci danno l'opportunità di scoprire che i regolamenti finanziari sono dei favoritismi politici e non a tutela dei consumatori

I bitcoin sono, allo stato attuale, quasi interamente non regolamentato, salvo che per alcune vaghe linee guida del FinCEN. Le uniche regole reali imposte ai mercati di cambio sono quelle della domanda e dell'offerta, almeno per ora. Non è il caso dei grandi mercati tradizionali ai quali siamo abituati. Nascosti tra le pieghe sulla effettiva tutela dei consumatori, ci sono strati su strati di regole, strutture, e costi nascosti che offuscano le informazioni che il mercato vorrebbe trasmettere. Per diversi aspetti, la regolamentazione finanziaria per il bene della stabilità è come lo sbarramento di un fiume. Si può riuscire a fermare l'inondazione annuale che rovina un paio di case, ma contemporaneamente si sta facendo in modo che quando alla fine arriva l'alluvione, il fiume probabilmente spazzerà via l'intero villaggio. Non avendo termini migliori per spiegarlo, gli investitori sono stati viziati con compiacenza sulle loro decisioni finanziarie. Quando è stata

Bitcoin contro Oro

Fin dalla sua istituzione nel 2009, è infuriata la polemica sui Bitcoin. I suoi sostenitori liberali vedono la moneta digitale come il killer delle banche centrali in tutto il mondo. I suoi detrattori lo hanno etichettato come una bolla binaria - definendolo lo schema Ponzi più elaborato di tutti i tempi. Il più delle volte, gli argomenti di questi ultimi si fondano sulla convinzione sbagliata che qualsiasi cosa di valore deve essere "sostenuta" da qualcos'altro - sia un flusso di reddito, una commodity (come l'oro o il petrolio), o la piena fiducia e il credito di un governo. Indipendentemente da quale posizione ci si schieri, se state leggendo questo articolo, anche voi siete senza dubbio incuriositi da questa domanda: che cosa rende una valuta digitale (o qualsiasi altra cosa) di valore? E come si posiziona l'analisi "bitcoin-contro-oro"?  In genere, quando valutiamo qualsiasi bene o cose simili (come le azioni di una società, o dei ricavi ottenut

Un mondo senza bitcoin sarebbe un mondo un pò meno libero

Quando si parla di bitcoin, spesso si ragionare sulla tesaurizzazione, volatilità, speculazione di bitcoin. Ma concentriamoci per un attimo su un altro scenario. Ipotizziamo che esista un signore che si chiama Julian Assange, e che questo signore e la sua organizzazione non piegandosi ai grandi potenti della terra decidano di rilasciare documenti diplomatici confidenziali al pubblico dominio. E che nel fare questo, l'organizzazione si doti di risorse che provengono da donazioni spontanee. Cosa succederebbe se, senza un processo, senza neanche un formale capo di accusa, le istituzioni finanziarie improvvisamente decidessero di congelare i conti di questa organizzazione? Perché mai queste organizzazioni, senza un mandato da parte di un giudice, nonostante il segretario del tesoro degli stati uniti Geithener annuncia che non ci sono basi legali per questo blocco, possono permettersi questo arbitrio? Questo è il tema fondamentale o fondante che dovremo sempre tenere in considerazione

Tutti dovrebbero avere dei bitcoin, perché è l'unica cosa che possono possedere

Il concetto di proprietà è impresso nel cervello di quegli strani ominidi conosciuti come esseri umani. Basta guardare il vocabolario che usiamo tutti i giorni: la mia, la sua, la sua, la nostra, la loro, prendere, possedere, avere, rubare, vendere, acquistare, mantenere. Per il sofisticato: confiscare, scambiare, depositare, impegnare, tassare, dovere, capitale, prestiti, debiti, interessi, partecipazione, responsabilità, bene. Può essere giusto precisare che alcune delle prime parole sono state effettivamente inventate allo scopo di rivendicare, proteggere, e gestire la proprietà. Nella società interconnessa di oggi, pensa alle cose che possiedi. Forse hai un televisore, alcuni vestiti, alcuni effetti personali che per te sono importanti. Potresti avere una macchina. Ma aspetta, è un’auto in leasing o acquistata con un finanziamento? Beh, in questo caso non la possiedi veramente, ma puoi comunque chiamarla “tua”, la tratti come tua e così fa chiunque altro (purché siano perso

Cryptocurrency e privacy dei consumatori?

Esiste mediante la cryptocurrency la possibilità reale di tracciare questo flusso di denaro senza mettere a repentaglio la privacy dei consumatori? Quando parliamo di criptocurrency, o meglio di bitcoin (ché è un caso reale, altrimenti se parliamo di altre ipotetiche è possibile tutto e il contrario di tutto) la cosidetta privacy è relativa. L'anonimato non è stato un obbiettivo primario nella progettazione di bitcoin. Da un certo punto di vista ci può essere meno privacy in una transazione bitcoin di quanto non ce ne sia in una transazione bancaria. Questo perché è pubblicamente disponibile l'intera catena delle transazioni. Ve la portate dietro con molti dei client che si possono usare per bitcoin, ma anche senza installarsi niente basta andare su http://blockchain.info/it/ o https://blockexplorer.com/ per consultare ogni singola transazione o le transazioni da o verso un "indirizzo bitcoin". Ad esempio si possono vedere le donazioni che sono state fatte a Electr

yabb: yet another bitcoin blog ... ancora un altro blog sui bitcoin?

Yabb, sarebbe potuto essere il nome di questo blog. Però suona come uno sbadiglio. Se sei arrivato qui, dovresti già sapere cosa sono i bitcoin. In caso contrario esistono tanti articoli e siti che lo spiegano, per cui probabilmente un'altro non serve e servirà sempre meno. Però a parte questi articoli che spiegano ancora una volta cosa siano i bitcoin, c'è un enorme gap tra le informazioni disponibili in inglese e quelle in italiano, soprattutto sugli approfondimenti e considerazioni da particolari punti di vista. Con questo blog, un piccolo contributo per diminuire questo gap, senza nessuna pretesa.