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Visualizzazione dei post da novembre, 2013

Bitcoin evoca la separazione tra stato e banca

Diverse centinaia di imprenditori, sognatori, tecnofili, e semplici curiosi si sono incontrati a fine luglio 2013 alla conferenza "Inside Bitcoins" nella midtown di Manhattan. " Questo paese è stato fondato sulla separazione tra stato e chiesa " ha detto Alan Safahi, fondatore della start-up ZipZap, che è cresciuto in Iran, " Io penso che dovremo aggiungere la separazione tra stato e banca " L'affermazione ha provocato un entusiastico applauso da parte del pubblico. http://blogs.wsj.com/ moneybeat/2013/07/31/bitcoin- and-the-rise-of-a-digital- counterculture/

Smettiamola di chiamarli minatori, sono notai

La scelta di chiamarli "miner" o minatori ha molto a che fare con la necessità di far capire da dove "vengano fuori" i bitcoin, ma non chiarisce veramente cosa facciano queste persone con i loro computer. Pensare a loro come "notai" può aiutare. Quando si inizia ad approfondire i meccanismi alla base del funzionamento delle criptovalute e dei bitcoin in particolare, ci sono tanti concetti che possono essere completamente nuovi e metterli insieme tutti in una volta può confondere le idee. Succedeva lo stesso negli anni '90 con il web: browser, server, pagine, siti, protocolli, sistemi di comunicazione. I media che conoscevamo venivano messi in discussione: chi garantisce che quello che c'è scritto su Internet sia vero? Quanto costerà fare tutto questo? E quanto costerà agli utenti? Oggi diamo per scontato quei concetti, ma c'è voluto del tempo perché diventassero familiari a tutti. E così succede per i bitcoin. Da dove vengono fuori i bitc

No, signor Keiser, Bitcoin non dovrebbe ancorarsi al dollaro

No, signor Keiser, Bitcoin non dovrebbe ancorarsi al dollaro Jonathan Stacke, 27 aprile 2013 La seguente è una risposta alle pezzo di Max Keiser nel Huffington Post intitolato " Bitcoin dovrebbe ancorarsi al dollaro? " Nessuna persona fisica o giuridica ha il potere di emanare tale politica La proposta di un ancoraggio della valuta bitcoin cade a pezzi se si considera l'effettiva attuazione. Ci sono ostacoli insormontabili, come l'autorità decentralizzatata e l'emissione limitata attuata intenzionalmente dal protocollo Bitcoin per evitare che possa succedere. Nessuna autorità centrale Nessuna singola persona o ente detiene l'autorità di emanare questo cambiamento. Bitcoin si basa su una rete distribuita di partecipanti senza un controllo centrale. La Fondazione Bitcoin, responsabile per gli aggiornamenti del software e la leadership di pensiero, non potrebbe mettere in atto questa ipotesi senza il consenso della maggioranza da parte della comunità.

Bitcoin e speculazione

Una delle accuse, anche a seguito delle forti fluttuazioni e crescita del loro valore nei mercati di scambio, è che  i bitcoin servano solo per fare speculazione. Non so se qualcuno ricorda o ha sentito parlare del 16 settembre '92, il mercoledì nero, quando George Soros vendette allo scoperto oltre 10 miliardi di sterline, l'Inghilterra dovette ritirare la sterlina dallo SME, e Soros con questa speculazione guadagnò circa 1,1 miliardi di dollari. Soros divenne "l'uomo che fece fallire la Banca d'Inghilterra". Ma ciononostante la Banca d'Inghilterra non ha chiuso, e la sterlina ha continuato ad essere utilizzata.   Ci sono stati diversi "mercoledì neri" nella pur recente storia di bitcoin, giornate da cardiopalma con  mtgox.com e  bitstamp.net che vanno giù per il volume di transazioni, ed è capitato che questi servizi abbiano dovuto interrompere, con mtgox ad esempio che visualizzava laconici messaggii di blocco delle transazion

I bitcoin ci danno l'opportunità di scoprire che i regolamenti finanziari sono dei favoritismi politici e non a tutela dei consumatori

I bitcoin sono, allo stato attuale, quasi interamente non regolamentato, salvo che per alcune vaghe linee guida del FinCEN. Le uniche regole reali imposte ai mercati di cambio sono quelle della domanda e dell'offerta, almeno per ora. Non è il caso dei grandi mercati tradizionali ai quali siamo abituati. Nascosti tra le pieghe sulla effettiva tutela dei consumatori, ci sono strati su strati di regole, strutture, e costi nascosti che offuscano le informazioni che il mercato vorrebbe trasmettere. Per diversi aspetti, la regolamentazione finanziaria per il bene della stabilità è come lo sbarramento di un fiume. Si può riuscire a fermare l'inondazione annuale che rovina un paio di case, ma contemporaneamente si sta facendo in modo che quando alla fine arriva l'alluvione, il fiume probabilmente spazzerà via l'intero villaggio. Non avendo termini migliori per spiegarlo, gli investitori sono stati viziati con compiacenza sulle loro decisioni finanziarie. Quando è stata

Bitcoin contro Oro

Fin dalla sua istituzione nel 2009, è infuriata la polemica sui Bitcoin. I suoi sostenitori liberali vedono la moneta digitale come il killer delle banche centrali in tutto il mondo. I suoi detrattori lo hanno etichettato come una bolla binaria - definendolo lo schema Ponzi più elaborato di tutti i tempi. Il più delle volte, gli argomenti di questi ultimi si fondano sulla convinzione sbagliata che qualsiasi cosa di valore deve essere "sostenuta" da qualcos'altro - sia un flusso di reddito, una commodity (come l'oro o il petrolio), o la piena fiducia e il credito di un governo. Indipendentemente da quale posizione ci si schieri, se state leggendo questo articolo, anche voi siete senza dubbio incuriositi da questa domanda: che cosa rende una valuta digitale (o qualsiasi altra cosa) di valore? E come si posiziona l'analisi "bitcoin-contro-oro"?  In genere, quando valutiamo qualsiasi bene o cose simili (come le azioni di una società, o dei ricavi ottenut

Un mondo senza bitcoin sarebbe un mondo un pò meno libero

Quando si parla di bitcoin, spesso si ragionare sulla tesaurizzazione, volatilità, speculazione di bitcoin. Ma concentriamoci per un attimo su un altro scenario. Ipotizziamo che esista un signore che si chiama Julian Assange, e che questo signore e la sua organizzazione non piegandosi ai grandi potenti della terra decidano di rilasciare documenti diplomatici confidenziali al pubblico dominio. E che nel fare questo, l'organizzazione si doti di risorse che provengono da donazioni spontanee. Cosa succederebbe se, senza un processo, senza neanche un formale capo di accusa, le istituzioni finanziarie improvvisamente decidessero di congelare i conti di questa organizzazione? Perché mai queste organizzazioni, senza un mandato da parte di un giudice, nonostante il segretario del tesoro degli stati uniti Geithener annuncia che non ci sono basi legali per questo blocco, possono permettersi questo arbitrio? Questo è il tema fondamentale o fondante che dovremo sempre tenere in considerazione

Tutti dovrebbero avere dei bitcoin, perché è l'unica cosa che possono possedere

Il concetto di proprietà è impresso nel cervello di quegli strani ominidi conosciuti come esseri umani. Basta guardare il vocabolario che usiamo tutti i giorni: la mia, la sua, la sua, la nostra, la loro, prendere, possedere, avere, rubare, vendere, acquistare, mantenere. Per il sofisticato: confiscare, scambiare, depositare, impegnare, tassare, dovere, capitale, prestiti, debiti, interessi, partecipazione, responsabilità, bene. Può essere giusto precisare che alcune delle prime parole sono state effettivamente inventate allo scopo di rivendicare, proteggere, e gestire la proprietà. Nella società interconnessa di oggi, pensa alle cose che possiedi. Forse hai un televisore, alcuni vestiti, alcuni effetti personali che per te sono importanti. Potresti avere una macchina. Ma aspetta, è un’auto in leasing o acquistata con un finanziamento? Beh, in questo caso non la possiedi veramente, ma puoi comunque chiamarla “tua”, la tratti come tua e così fa chiunque altro (purché siano perso

Cryptocurrency e privacy dei consumatori?

Esiste mediante la cryptocurrency la possibilità reale di tracciare questo flusso di denaro senza mettere a repentaglio la privacy dei consumatori? Quando parliamo di criptocurrency, o meglio di bitcoin (ché è un caso reale, altrimenti se parliamo di altre ipotetiche è possibile tutto e il contrario di tutto) la cosidetta privacy è relativa. L'anonimato non è stato un obbiettivo primario nella progettazione di bitcoin. Da un certo punto di vista ci può essere meno privacy in una transazione bitcoin di quanto non ce ne sia in una transazione bancaria. Questo perché è pubblicamente disponibile l'intera catena delle transazioni. Ve la portate dietro con molti dei client che si possono usare per bitcoin, ma anche senza installarsi niente basta andare su http://blockchain.info/it/ o https://blockexplorer.com/ per consultare ogni singola transazione o le transazioni da o verso un "indirizzo bitcoin". Ad esempio si possono vedere le donazioni che sono state fatte a Electr

yabb: yet another bitcoin blog ... ancora un altro blog sui bitcoin?

Yabb, sarebbe potuto essere il nome di questo blog. Però suona come uno sbadiglio. Se sei arrivato qui, dovresti già sapere cosa sono i bitcoin. In caso contrario esistono tanti articoli e siti che lo spiegano, per cui probabilmente un'altro non serve e servirà sempre meno. Però a parte questi articoli che spiegano ancora una volta cosa siano i bitcoin, c'è un enorme gap tra le informazioni disponibili in inglese e quelle in italiano, soprattutto sugli approfondimenti e considerazioni da particolari punti di vista. Con questo blog, un piccolo contributo per diminuire questo gap, senza nessuna pretesa.