bitcoin, il denaro su Internet può essere divertente

Diciamocelo: quando si tratta di denaro, anche Internet finisce per essere noioso, fastidioso.
Procedure complicate e burocrazia, le peggiori abitudini delle banche riportate on line.
I siti vogliono sapere non solo cosa vuoi fare, ma chi sei, nel peggior significato che può assumere questa intrusione.
Non si tratta solo di privacy, ma di capire perché per anche per pagare il più stupido dei servizi io devo dare la mia mail, il mio numero di telefono, il cognome da nubile di mia nonna, e dimostrare di non essere un robot cercando di indovinare quale misteriosa scritta si cela dietro un pasticcio creato sicuramente da un robot.

Immaginate di entrare in una edicola per comprare un giornale, e all'ingresso avere un impiegato doganale imperturbabile che vi chiede: "Alt! Chi siete? Cosa portate? Sì, ma quanti siete? Un fiorino!"




E come nel film la voglia di mandarli a quel paese è irresistibile.

Con i bitcoin Internet torna ad essere divertente anche quando si tratta di pagare.

Sia che devo dare regalare caritatevolmente qualche soldo in beneficenza, o che devo prestarlo a qualche amico, ma anche comprare beni e servizi diventa possibile senza sottoporsi all'analisi del DNA.

Molti anche tra quelli che iniziano ad operare con i bitcoin ancora non l'hanno ancora capito, o non voglio capirlo, ma la libertà nella circolazione delle informazioni che ci ha regalato Internet, la scomparsa delle barriere artificiali create dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli all'ingresso del castello, quella libertà è arrivata anche per le informazioni che rappresentano transazioni, trasferimento del valore, o se preferite chiamarle così, i pagamenti.
Più semplice che mandare un'email o un messaggio su whatsapp, come dei ragazzini che si scambiano le figurine.
Il denaro smette di essere cosa troppo seria perché solo l'elité della finanza possa stabilirne chi e come possa scambiarlo in rete.

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