Perché le valute fluttuano così tanto in valore e perché il bitcoin le batte tutte?

Sono appena tornato dal Canada, e trovandomi ora a una conferenza d'affari in Thailandia, mi è venuto da riflettere sulle monete e sui tassi di cambio. Alcuni sono più facili da convertire a mente di altri. Il dollaro americano vale circa il 20% in più rispetto a quello canadese. In Canada, quindi, tutto è leggermente meno costoso di quanto non sembri guardando i cartellini dei prezzi. In Europa, tutto è un po' più costoso se guardi i prezzi in euro.

Se poi si va in posti come l'India dove ci vogliono 64 rupie per comprare un dollaro, come diavolo riesci a fare a mente le conversioni? Mi è sempre piaciuto Dubai, dove il Dirham è ancorato a 3,67 per un dollaro. Quando guardi l’etichetta del prezzo, è solo un terzo di quell'importo in dollari. Non è poi così difficile. Anche il dollaro di Hong Kong è ancorato al dollaro, con un rapporto di 7,8. È bello che non cambi mai, ma a qualcuno piacerebbe. Li avrebbe forse uccisi se avessero scelto di ancorarlo con un rapporto di 10, avendo pietà di persone che come me hanno certi problemi con la matematica?

Adesso in Thailandia con un dollaro USA si comprano circa 300 baht thailandesi. Quindi se ad esempio vedete qualcosa che ha un prezzo di 1.000 baht ... sarebbero circa 30 dollari. Penso. Oppure sono 300 dollari? OK, faccio prima a chiedere direttamente a Siri. E così le ho chiesto quanto fanno 1.000 baht e lei ha risposto - in un batter d’occhio - "trenta dollari e dieci centesimi". A volte flirta con me, ma le transazioni monetarie internazionali non sono poi così eccitanti.

Guardare un grafico delle valute con l’andamento del prezzo in dollari è un buon modo per vedere quanto si siano comportati bene o male i vari paesi nel mantenere il valore del loro strumento nazionale di scambio.

Quando vivevo in Svizzera all'inizio degli anni sessanta, un franco svizzero era pari a venticinque centesimi di dollaro. Oggi un franco svizzero equivale quasi esattamente a un dollaro. Bel lavoro, Svizzera!

Quando ho visitato la Russia nel 1988 il tasso di cambio ufficiale era di due dollari al rublo. Ma potevi farti una passeggiata in strada e comprare cinque rubli per un dollaro sul mercato nero. C’è stata una volta che stavo per comprare a dieci rubli per dollaro, un differenziale di venti volte superiore al tasso "ufficiale".

Oggi, con un dollaro compri 100 rubli. Come è potuto accadere?

Anni fa ho cercato di attraversare il ponte sulle cascate Victoria che collega lo Zimbabwe allo Zambia, e l’ufficio "immigrazione" voleva farmi pagare un visto di ingresso. Avevo soltanto contanti dello Zimbabwe, ma il funzionario avendo visto che il mio passaporto era americano insisteva perché pagassi in dollari americani, visto che per lui non valevano niente né la moneta dello Zimbabwe che quella dello Zimbabwe. Non mi ha lasciato entrare fino a quando non ho buttato sulla sua scrivania un bel pò di soldi dello Zimbabwe (non ho idea di quanto corrispondesse) e sono passato oltre, sfidandolo che provasse a fermarmi. Era troppo occupato a contare. In Africa, non c'è bisogno di sforzarsi a nascondere quanto si possa essere corrotti.

Perché il valore del denaro cambia così tanto nel corso tempo? Perché alcune valute salgono e altre scendono? E perché con percentuali così elevate? Oggi, un "scellino" dello Zimbabwe vale solo un quarto di centesimo degli Stati Uniti.

Gli economisti fanno le acrobazie nel cercare di spiegarlo con concetti come la velocità dei pagamenti, l'effetto del prezzo del petrolio in dollari e il tentativo delle banche centrali di mantenere la "piena occupazione".

I vari Paul Krugman in giro per il mondo credono veramente che le civiltà prosperino ingiustamente svalutando la propria moneta, e si arrabbiano sempre quando lo fa la Cina. Poi scrivono i loro editoriali su un computer portatile prodotto in Cina che sarebbe costato il doppio se fosse stato costruito in america. Sì, quei dannati Cinesi! Come osano impoverirsi per dare agli occidentali beni di consumo così economici! Bastardi! Tra l'altro anche Donald Trump condivide questa rabbia, e ogni volta che Trump e Krugman sono d'accordo su qualcosa c’è da preoccuparsi.

In realtà, le valute fluttuano di valore per la più semplice delle ragioni: domanda e offerta. E la parola chiave è l'offerta. La domanda non cambia molto. Ma, ragazzi, sicuramente cambia l’offerta. Diciamo che sei il dittatore di Stranilandia e sei riuscito abbastanza bene ad uccidere l’economia del tuo paese con politiche socialiste. Quindi il ministero del tesoro è triste. Cosa fare? Stampa altri pesos della Stranilandia! Tu hai controllo della macchina che stampa il denaro. Se lo fa un cittadino viene chiamato falsario e lo si rinchiude in prigione. Ma tu, il dittatore, puoi farlo quando vuoi.

Ogni paese del pianeta lo fa, alcuni lo fanno in modo più evidente di altri. Ai bambini delle scuole americane vengono insegnati concetti come "aumento del costo della vita" e "inevitabilità dell'inflazione" senza che nessuno spieghi che è il proprio governo a rubare ricchezza stampando moneta. Più il governo stampa dollari, meno ogni dollaro in circolazione ha valore. Ma se lo si può fare viene considerato un ottimo lavoro, e la Federal Reserve lo fa.
Se siete abbastanza vecchi, vi ricorderete quando il presidente Ford iniziò a indossare quelle spilline con la scritta "WIN Whip Inflation Now" (Frusta l’inflazione adesso), suggerendo che se tutti noi pensassimo nel modo giusto, i prezzi non sarebbero continuati ad aumentare. Intanto la Federal Reserve spingeva alla massima velocità le sue macchine per stampare denaro. Che cosa è più spaventoso? Un presidente degli Stati Uniti che deliberatamente cerca di stupire l'America sull'economia, mentre il suo dipartimento del tesoro saccheggia sistematicamente la ricchezza della nazione? Oppure un presidente degli Stati Uniti che non capisce neanche se stesso? Ovviamente, quest'ultimo.

Gli storici amano ripetere che il Sacro Romano Impero non era né sacro, né romano, né un impero. Allo stesso modo, potremmo notare che il Sistema americano della Federal Reserve non è né federale, né una riserva, né un sistema sotto nessun punto di vista. E' solo un gruppo di avidi banchieri centrali che hanno ottenuto i diritti di monopolio sulla stampa dei dollari americani da un atto del Congresso. Vai nella home page del loro sito e vedrai questo slogan: La Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, fornisce alla nazione un sistema monetario e finanziario sicuro, flessibile e stabile.

Ha ha ha! Cinque bugie. Il dollaro ha mantenuto il suo valore (contro l'oro) quasi perfettamente dalla sua creazione fino al 1913 quando la Fed fu creata per "salvaguardare" il valore del dollaro. Dalla creazione della Fed, il dollaro USA ha perso oltre il 97% del suo valore. Se questo è mantenere stabile, mi chiedo come sarebbe se fosse instabile.

Ok, credo che l'instabilità sarebbe simile al Venezuela, dove una Bolivar, un tempo valeva circa un decimo di dollaro, ora vale un dodicimillesimo di dollaro. Vale a dire, ne avete bisogno di dodicimila per comprare un singolo dollaro statunitense e ricordatevi che lo stesso dollaro americano ha perso il 97% del suo valore nel secolo scorso.

Nel frattempo ci sono ancora economisti che spiegano il crollo della Bolivar come risultato di fattori esterni come il calo dei prezzi del petrolio sul mercato mondiale. Come se le macchine da stampa venezuelane non avessero nulla a che fare con questo.

È facile per gli americani ridere dei paesi del terzo mondo e dei loro sistemi valutari che sono crollati nella maggior parte dei casi come degli esempi di economie mal gestite. Dopo tutto, il dollaro USA di solito perde solo una piccola percentuale di valore all' anno. Un anno fa, invece, il Bolivar ha perso in un solo mese il 60% del suo valore. Ahi.

Adesso proviamo a immaginare questo esperimento. Immaginatevi una moneta in cui l'offerta sia fissa, e che non esistano macchine per stampare che governi o banchieri centrali corrotti, di notte, possano far funzionare per arricchirsi. Una valuta di questo tipo non perderebbe valore. In realtà, probabilmente guadagnerebbe valore col passare del tempo, perché la gente si rende conto che è immune all'inflazione.

E poi, una volta che il segreto viene scoperto, non si riverserebbero tutti su tale valuta, scambiando felicemente le loro valute "legali" suscettibili di inflazione per qualcosa che è al 100% a prova di inflazione?

La gente di paesi iper-inflazionati come lo Zimbabwe e il Venezuela, in particolare, non farebbero forse tutto il possibile per buttare a mare il denaro del proprio paese e inizierebbero a spostarsi verso un mondo in cui uno strumento sicuro di scambio - che non può finire sotto le grinfie del governo - potrebbe essere utilizzato per tutte le loro transazioni? Di fatto, una moneta come questa non renderebbe tutte le monete degli stati obsolete e alla fine le sostituirebbe?

Congratulazioni. Ora capisci cosa sono i bitcoin, che attualmente si scambiano a oltre $7.000.
Perché sono così preziosi, se non c'è una banca centrale che li sostiene?
Perché non c'è una banca centrale che li sostiene.

Jacques Voorhees, 3 Nov. 2017: Exchange Rate Madness



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