Tutti dovrebbero avere dei bitcoin, perché è l'unica cosa che possono possedere

Il concetto di proprietà è impresso nel cervello di quegli strani ominidi conosciuti come esseri umani.

Basta guardare il vocabolario che usiamo tutti i giorni: la mia, la sua, la sua, la nostra, la loro, prendere, possedere, avere, rubare, vendere, acquistare, mantenere.

Per il sofisticato: confiscare, scambiare, depositare, impegnare, tassare, dovere, capitale, prestiti, debiti, interessi, partecipazione, responsabilità, bene.

Può essere giusto precisare che alcune delle prime parole sono state effettivamente inventate allo scopo di rivendicare, proteggere, e gestire la proprietà.

Nella società interconnessa di oggi, pensa alle cose che possiedi. Forse hai un televisore, alcuni vestiti, alcuni effetti personali che per te sono importanti. Potresti avere una macchina. Ma aspetta, è un’auto in leasing o acquistata con un finanziamento? Beh, in questo caso non la possiedi veramente, ma puoi comunque chiamarla “tua”, la tratti come tua e così fa chiunque altro (purché siano persone oneste, ovviamente).

Lo stesso vale per qualsiasi bene immobile che si possiede. La maggior parte dei “proprietari di case” hanno un mutuo. Tuttavia, continuano a chiamare la casa “loro” e trattarla con cura, orgogliosi di queste e del loro aspetto, e se la godono con gli amici e la famiglia.

Ma anche qui possiamo evidenziare lo stesso problema di vera proprietà. Non possedete veramente la vostra casa. Personalmente, in quanto recente acquirente della mia prima dimora terrestre (ho vissuto su una barca a vela negli ultimi 4 anni), mi ha colpito l’entusiasmo con cui ogni persona coinvolta nella transazione ha esclamato: “Congratulazioni! Lei è quasi proprietario di una casa” Prima era l’agente, poi il venditore, poi la società titolare … e alla fine, quando mi sono state consegnate le chiavi da parte dell’agente di vendita, alzai gli occhi e rimasi a bocca aperta in silenzio ascoltando le sue parole: “Congratulazioni! Lei è proprietario di una casa!”

No, non lo sono. Possiedo una partecipazione del 20% nella casa che ho appena comprato. Ma dimmi, quando pago l’ultima rata del mutuo, ci sarà qualcuno per congratularsi con me una, l’ultima, legittima volta per essere proprietario di una casa?

Ne dubito. Perché, francamente, anche allora no, non sarò proprietario di una casa. Perché? Perché devo pagare tasse ogni anno, e di quelle abbastanza corpose, pari a circa il 2% del prezzo di acquisto. Cosa succede se non pago le mie tasse? Beh, in un primo momento non sarà un grande problema. Riceverò dei richiami, alcune offerte di ristrutturazione del debito attraverso una rateazione, forse. Ma alla fine si diventerà brutto, verrà messa un’ipoteca sulla mia proprietà, un’ingiunzione irrevocabile sulla mia residenza che deve essere pagata sotto minaccia di sfratto e messa in vendita.

Quindi io non possiedo la mia casa, e nemmeno tu. Né possiedi l’auto, dal momento che la maggior parte degli stati e dei paesi richiedono una “registrazione” annuale o una tassa di possesso. Ancora una volta, se non paghi le tasse, la tua proprietà ti può essere tolta.

Siamo quindi arrivati a stabilire che non si ha nessuna vera proprietà, su nulla, tranne per qualche gingillo citato in precedenza: i nostri effetti personali, cose sulle quali nessun altro davvero vuole perderci del tempo.

C’è di peggio. Non possedi nemmeno il tuo lavoro. Anche tutti gli utili che guadagni dal tuo duro lavoro sono soggetti a tassazione, cosa che può sembrare sopportabile se viene automaticamente detratta dal vostro stipendio ogni mese. Ci si può anche cullare nella sensazione che il governo vi mandi i soldi ogni anno nel mese di aprile, se siete abbastanza fortunati da dover ricevere un rimborso. Ma non è un bene. E sufficiente non pagare le tasse, e le cose si fanno brutte davvero in fretta.

C’è una differenza tra la non-proprietà (si pensi al folklore nativo americano), la proprietà personale (pensa a “mio”), e di proprietà collettiva (si pensi all’unione sovietica). Nella maggior parte dei paesi sviluppati odierni, abbiamo uno strano ibrido che fonde gli ultimi due, ma si mascherano come il primo. Sì, possiedono un sacco di cose, come la casa e l’auto e la televisione, ma in realtà esse sono collettivamente di proprietà del “popolo”, che dovrebbe significare tutti, ma in realtà significa il governo. Comunque, quando il bottino delle tasse viene distribuito, viene fatto con la prosa della non-proprietà. Anche se ci si può sentire come si avesse il buon diritto rivendicare la proprietà di oltre 2 metri quadrati di Central Park, vi verrà detto che nessuno possiede Central Park. E’ un bene comune.

Quindi, cosa possiedi? Alcune cose sono più facili da proteggere rispetto ad altre, come le monete d’oro. Ma abbiamo visto dei precedenti dove sono state confiscate anche quelle. Se vi sbattono in galera per evasione fiscale, ed è stato emesso un mandato per rovistare tra la vostra casa alla ricerca di oggetti di valore che possano essere venduti al posto vostro, allora anche le monete d’oro sono in gioco.

Il che ci porta alla mia conclusione fondamentale, che i Bitcoin sono una delle poche cose che si possono irrevocabilmente possedere. In un caso estremo, immagina di aver salvato i Bitcoin in un “portafoglio cervello”, con una passphrase robusta che solo tu conosci. Finché si possiede la propria mente, possiederete i vostri bitcoin. Si può essere gettati in prigione per sempre, e le monete saranno ancora sicure. Se ci spingiamo ancora oltre in questo ragionamento, ci vorrebbe almeno la violenza fisica e la tortura per alleggerirvi dei vostri Bitcoin. E se arriviamo a questo punto, beh, avremo dei seri problemi.

Non ce ne vogliono molti, ma io credo proprio che ognuno dovrebbe essere saggio e possedere almeno una piccola quantità di Bitcoin, qualcosa da amare e proteggere – qualcosa che si può chiamare veramente “tuo”.

L'originale inglese "You don’t own your house, or your car, or your labor. Everybody should have some Bitcoin because it’s one of the few things you can truly own." di chralash

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